Nel 2010 ricordo la corsa ai blog, ed alle pagine aziendali, l'idea era buona, ma l'esecuzione fu pessima. Come sempre si crearono delle bolle di mercato, ed il risultato fu quello di vedere il web invaso da siti mal eseguiti e tendenzialmente inutili. Molte Web agency non facevano altro che copiare ed incollare templates già pronti per profitti sempre meno esigui.
Nel 2015 le stesse Web Agency si trasformarono (per necessità) in Social Agency applicando lo stesso sistema alle pagine Facebook. Il risultato è stato quello di allontanare i clienti dal mercato e creare un divario digitale tra i potenti del web e gli alri.
Nel 2018 la classe imprenditrice italiana ha finalmente dato il giusto peso agli INVESTIMENTI DIGITALI ricercando professionalità nelle web agency affidandosi sempre meno ai freelens.
Molti mi chiedono se alle porte del 2019 abbia senso ridurre il budget per i social per destinarlo alla propria webpage, e mi trovo sempre a rispondere dipende... lasciando i miei commitenti perplessi.
Un sito web ha un potenziale marketing enorme, ma richiede LAVORO ed organizzazione, bisogna destinare oltre al budget anche risorse orarie aziendali. Ma posso garantire, per esperienza, che quando si mettono insieme tutte le forze e le risorse i risultati sono davvero soddisfacenti e liberano l'azienda dalla catena deigli agenti di commerci e dei vari procacciatori.
Prossimamente porterò un paio di casi di studio, sperando di essere utile a qualche imprenditore coraggioso che nonostante tutto ancora crede nella nostra Italia.